Post by pirexPost by AntiKomunistaI comunisti NULLA HANNO A CHE VEDERE con la nostra guerra di liberazione,
parteggiavano per la grande Jugoslavia di Tito e NON per l'Italia.
Se li vedete alle cerimonie del 25 aprile prendeteli a calci nei
coglioni!!!!!!!
AntiKomunista
Delirio tremens di un nazifascista di merda complice delle stragi
nazifasciste compiute contro inermi popolazione composte da vecchi donne
e bambini!
Torna nella fogna che è il tuo habitat naturale.
Storie di comunisti e di Partigiani, #02
La brigata "Osoppo", 1945
Nel 1943 nascono le brigate partigiane Osoppo, la loro formazione avviene
principalmente per volontà del Partito Popolare Italiano e del Partito
d'Azione.
Opereranno come forza di liberazione nella zona del Friuli, anche a difesa
dei confini con la Jugoslavia.
Il 7 febbraio 1945 nelle campagne di Porzus (Udine), dove ha sede il comando
Gruppo brigate est della divisione Osoppo, una formazione di partigiani è
avvicinata, con l'inganno, da un gruppo di persone (da trenta a cento) che
si dichiarano sbandati di una brigata Garibaldi in cerca di rifugio dopo uno
scontro con i nazifascisti.
Sono accompagnati, per destare meno sospetti, da Fortunato Pagnutti, un
portaordini detto Dinamite, che agisce sia per le brigate Osoppo sia per le
brigate Garibaldi.
Gli "sbandati", contando sul fattore sorpresa, disarmano e fanno prigionieri
22 componenti della formazione partigiana della brigata Osoppo e ne FUCILANO
20, in tempi diversi (dal 7 al 18 febbraio), gli altri 2 prigionieri salvano
la pelle vendendosi ai garibaldini.
In totale, quindi, furono assassinati 20 partigiani tra cui il comandante
della Osoppo Francesco De Gregori detto Bolla (zio del cantante), Gastone
Valente detto Enea (commissario politico del Partito d'Azione) e il
diciassettenne Guido Pasolini detto Ermes, fratello minore del più celebre
Pier Paolo, il culattone simbolo della cultura (sic) comunista.
La Brigata Osoppo era costituita dai cosiddetti "fazzoletti verdi" della
Resistenza: cattolici, azionisti e indipendenti.
I PARTIGIANI COMUNISTI CHE OPERARONO LA STRAGE FRATRICIDA facevano parte
delle brigate Garibaldi ed erano agli ordini di Mario Toffanin (cosiddetto
"Giacca") che agiva in obbedienza alle direttive del PCI impartite tramite
il commissario delle Formazioni garibaldine del Friuli Mario Lazzero (in
arte "Andrea"), il quale, nel dopoguerra, sarà segretario della Federazione
Comunista di Udine e, nel 1981, deputato al Parlamento italiano.
Quali furono i motivi di questa ASSURDA STRAGE COMUNISTA ai danni di un'altra
brigata partigiana?
In un'intervista rilasciata nel 1996 Giacca dichiara che:
"Quelli della Osoppo, si appropriavano delle forniture inglesi che
spettavano alle Garibaldi, l'accordo con gli inglesi era che il 30% di ogni
lancio fatto alla Osoppo doveva essere destinato alle Garibaldi. Quelli
della Osoppo non rispettarono mai l'accordo ed i Garibaldini per
approvvigionarsi e procurarsi armi dovevano assaltare i presidi tedeschi e
fascisti... "
E così il "prode" comunista ci dice candidamente che ha trucidato, con l'inganno,
venti persone, compatrioti, partigiani, perché TRATTENEVANO PER SE TROPPA
MARMELLATA.
Mario Toffanin (Giacca) ha rilasciato diverse versioni della vicenda, ma in
tutte la costante era: "se li avessi di nuovo davanti, li accopperei ancora
tutti".
La sua miserabile vita ha avuto fine, ottantaseienne, nel 1999, in un
ospedale Sloveno, in quella Slovenia dove era fuggito e dove ha passato il
resto della sua vita dopo essere stato condannato dai tribunali italiani per
la strage della Brigata Osoppo.
In un'intervista rilasciata nel 1997 uno dei fondatori della Divisione
Osoppo Monsignor Aldo Moretti (nome di battaglia Lino) Medaglia d'Oro al
valor militare, dichiara:
"... La Grande Slovenia, volevano i partigiani comunisti. Noi volevamo solo
combattere per la libertà, non per il comunismo, ed eravamo favorevoli a
lasciare ad un referendum dopo la liberazione la scelta sui confini...
Bolla, il comandante, alzava la bandiera, bandiera italiana, bandiera con lo
stemma sabaudo. Io lo mettevo in guardia: attento, gli dicevo, la vedono i
comunisti e i partigiani sloveni, quello stemma a loro ricorda il fascismo,
toglila. E lui no, cocciuto, perché credeva sopra ogni cosa all'Italia,
senza compromessi, senza tante prudenze politiche... Avevamo sempre operato
insieme, anche se noi cattolici ci preoccupavamo, oltre che della onestà dei
fini, anche della onestà dei mezzi. Ci furono discussioni assai accese con i
comandanti comunisti sulla necessità di azioni che comportavano sacrifici di
vite umane".
QUINDI NON È PER LA SPARTIZIONE DELLA MARMELLATA che quelli delle Brigate
Garibaldi operarono la strage, ma per l'IMPOSIZIONE DI TOGLIATTI che
ordinava, tramite la Federazione del PCI di Udine (circostanza riconosciuta
dalla sentenza del tribunale di Lucca che condannò i comunisti a 777 anni
complessivi di carcere), che si mettessero sotto il comando del 9º Corpus
sloveno, e quindi di Tito, TUTTE le forze partigiane operanti nel Friuli.
Naturalmente alla Brigata Osoppo una BESTIALITÀ simile non poteva essere
presa in considerazione.
E PER QUESTO FURONO ELIMINATI, "perché si opponevano ai disegni
espansionistici degli Jugoslavi benedetti da Togliatti".
Questo non è il solo ORDINE ANTIPATRIOTTICO che darà Togliatti.
Dopo essere scappato dall'Italia e rifugiato in Russia, ben lontano e al
sicuro dalla lotta antifascista attiva e dalla partigianeria, dove per
diciotto anni gli era stato fatto il lavaggio del cervello, era ormai
completamente rincitrullito.
Anche con la Repubblica in atto, frustrato dagli esiti elettorali che lo
mettevano in netta minoranza, cercò, insieme alla sua degna concubina, di
VENDERE L'ITALIA alla Russia e fu solo per la lungimiranza di Kruscev se
oggi non raccattiamo le cicche tra la spazzatura di Mosca.
(Praga docet).
Nel 1952 Giacca subisce la CONDANNA ALL'ERGASTOLO PER LA STRAGE DELLA
BRIGATA OSOPPO (pena poi commutata a trent'anni).
Non sconterà mai nulla perché la rete di SOCCORSO ROSSO gli organizzerà la
latitanza in Jugoslavia prima ed in Slovenia poi.
Naturalmente le pressioni da parte dei comunisti per ABBUIARE LA STRAGE sono
fortissime per esempio al regista Renzo Martinelli, nel 1997, fu vietato dai
sindaci delle zone interessate di effettuare gli "esterni" del suo film
"Porzus", e ci furono anche "galantuomini" che cercarono di vietare la
presentazione del film al festival di Venezia.
Nel luglio 1978, Sandro Pertini, appena eletto presidente, si affretta a
concedere la grazia a Giacca, perché?
È una di quelle azioni sconsiderate che rimangono avvolte nel dubbio, nel
mistero.
Giacca era stato condannato all'ergastolo e anche dopo la grazia non poteva
certo tornare in Italia, visto che aveva pene per altri reati comuni (non
politici) per i quali avrebbe dovuto fare comunque almeno trent'anni di
carcere, quindi perché concedere la grazia ad un latitante colpevole di
strage, ad un fuoriuscito che ormai non aveva più nulla da spartire con l'Italia?
Forse avrebbe potuto dire cose compromettenti? Ha comprato il suo silenzio?
Questo mi ricorda una vicenda del tutto attuale. Quella del Presidente
Ciampi & Company che volevano a tutti i costi graziare il terrorista Sofri,
già riconosciuto colpevole di terrorismo in quattro gradi di giudizio, si,
quattro, perché SOCCORSO ROSSO, durante il disgraziato governo di
centrosinistra, ha fatto in modo di fargliene avere, di fatto, uno in più
dei comuni mortali.
MA FORTUNATAMENTE È ANDATA BUCA.
Tra l'altro il terrorista non si è mai pentito e non ha mai chiesto la
grazia.
Ultima chicca: Mario Toffanin (alias Giacca) nonostante le SANGUINOSE AZIONI
ANTI-ITALIANE, la condanna all'ergastolo e la fuga all'estero, ha ricevuto,
come partigiano combattente, 672.270 lire di pensione dall'INPS fino alla
morte.
AntiKomunista