AK-47
2008-10-29 00:12:27 UTC
Noi studenti e studentesse del nuovo millennio siamo impegnati nel
contrastare le politiche di
privatizzazione dei beni comuni, in primis il diritto fondamentale e
inalienabile dell'istruzione. In
Italia studiare è un privilegio, le scuole e l'università sono luogo di
selezione di classe, che negano il
merito, le pari opportunità. Solo chi ha una grande disponibilità
economica può accedere a percorsi
formativi di qualità, gestiti e governati dal mercato.
Questa ingiustizia sociale è per noi inaccettabile.
Non si può definire civile un paese che non investe in sapere e
conoscenza, non c'è sviluppo
economico senza uno sviluppo sociale e un investimento su un'istruzione
pubblica di qualità.
Investire in conoscenza, significa investire sul futuro di noi studenti
e studentesse, nonchè
scommettere sul futuro di questo paese.
Il ministro Gelmini, in perfetta continuità con le politiche degli
ultimi anni a partire dai processi di
riforma della Moratti, persevera nel percorso di aggressione
all'istruzione pubblica, a favore di
un'idea di conoscenza al servizio del mercato e delle imprese in un
costante e progressivo processo
di privatizzazione dei percorsi formativi.
Per difendere la scuola pubblica è necessario mobilitarsi!
Vogliamo una scuola diversa, che sia realmente volano di sviluppo civile
e sociale.
Noi studenti e studentesse siamo i più esposti a questi processi di
Restaurazione. In un paese dove
sono egemoni clientelismo e precarietà, il nostro presente e futuro è
seriamente a rischio. Una
scuola di classe è una scuola che accresce le discriminazioni, che nega
l'uguaglianza e i diritti.
I tagli in Finanziaria abbasseranno la qualità della didattica, avremo
sempre meno laboratori, scuole
più fatiscenti e incapaci di rispondere all'emergenza educativa nel
nostro paese. Siamo contrari alla
reintroduzione del maestro unico, del voto di condotta e
all'abbassamento dell'obbligo scolastico.
Riteniamo quest'ultimi, provvedimenti di facciata, incapaci di
affrontare le vere emergenze delle
nostre scuole; il degrado strutturale, la negazione del diritto allo
studio e una didattica sempre più
obsoleta. Il nostro paese ha uno dei livelli d'istruzione superiore più
bassi d'Europa e continua a non
mantenere gli impegni presi in ambito internazionale.
Le scuole sono l'unico luogo capace di costruire una società fatta di
pace e giustizia sociale, contro
le tante ingiustizie e discriminazioni che con violenza provano ad
imporsi nel nostro paese.
Scendendo in piazza e appoggiando tutte le mobilitazioni mirate a
contrastare i
disegni sbagliati del ministro Gelmini, si tutela la democrazia nel
nostro paese nonché si difende il
diritto universale all'istruzione di tutti/e e per tutti/e.
Lanciamo quindi un appello a tutti gli studenti e le studentesse, ai
docenti, alle organizzazioni
sindacali, alle forze politiche e a tutta la cittadinanza di sostenere
la nostra lotta.
http://www.firmiamo.com/controlariformagelmini
contrastare le politiche di
privatizzazione dei beni comuni, in primis il diritto fondamentale e
inalienabile dell'istruzione. In
Italia studiare è un privilegio, le scuole e l'università sono luogo di
selezione di classe, che negano il
merito, le pari opportunità. Solo chi ha una grande disponibilità
economica può accedere a percorsi
formativi di qualità, gestiti e governati dal mercato.
Questa ingiustizia sociale è per noi inaccettabile.
Non si può definire civile un paese che non investe in sapere e
conoscenza, non c'è sviluppo
economico senza uno sviluppo sociale e un investimento su un'istruzione
pubblica di qualità.
Investire in conoscenza, significa investire sul futuro di noi studenti
e studentesse, nonchè
scommettere sul futuro di questo paese.
Il ministro Gelmini, in perfetta continuità con le politiche degli
ultimi anni a partire dai processi di
riforma della Moratti, persevera nel percorso di aggressione
all'istruzione pubblica, a favore di
un'idea di conoscenza al servizio del mercato e delle imprese in un
costante e progressivo processo
di privatizzazione dei percorsi formativi.
Per difendere la scuola pubblica è necessario mobilitarsi!
Vogliamo una scuola diversa, che sia realmente volano di sviluppo civile
e sociale.
Noi studenti e studentesse siamo i più esposti a questi processi di
Restaurazione. In un paese dove
sono egemoni clientelismo e precarietà, il nostro presente e futuro è
seriamente a rischio. Una
scuola di classe è una scuola che accresce le discriminazioni, che nega
l'uguaglianza e i diritti.
I tagli in Finanziaria abbasseranno la qualità della didattica, avremo
sempre meno laboratori, scuole
più fatiscenti e incapaci di rispondere all'emergenza educativa nel
nostro paese. Siamo contrari alla
reintroduzione del maestro unico, del voto di condotta e
all'abbassamento dell'obbligo scolastico.
Riteniamo quest'ultimi, provvedimenti di facciata, incapaci di
affrontare le vere emergenze delle
nostre scuole; il degrado strutturale, la negazione del diritto allo
studio e una didattica sempre più
obsoleta. Il nostro paese ha uno dei livelli d'istruzione superiore più
bassi d'Europa e continua a non
mantenere gli impegni presi in ambito internazionale.
Le scuole sono l'unico luogo capace di costruire una società fatta di
pace e giustizia sociale, contro
le tante ingiustizie e discriminazioni che con violenza provano ad
imporsi nel nostro paese.
Scendendo in piazza e appoggiando tutte le mobilitazioni mirate a
contrastare i
disegni sbagliati del ministro Gelmini, si tutela la democrazia nel
nostro paese nonché si difende il
diritto universale all'istruzione di tutti/e e per tutti/e.
Lanciamo quindi un appello a tutti gli studenti e le studentesse, ai
docenti, alle organizzazioni
sindacali, alle forze politiche e a tutta la cittadinanza di sostenere
la nostra lotta.
http://www.firmiamo.com/controlariformagelmini